lunedì 17 febbraio 2014

Come mi sento.

Mi sento fragile. Sono seduta dentro una bolla di sapone sospesa nell'aria, aggrovigliata su me stessa. E'  una bolla di sapone che ho costruito con tanta fatica. L'ho costruita per rifugiarmici. Sì, perché sto vivendo in un mondo che non mi piace. Un mondo che cerco di cambiare a mio modo. Ma delle volte è troppo difficile. Troppo doloroso. Così scappo. Scappo nella bolla. E lì rimango. Immobile.

Quando comincio ad aprirmi nuovamente al mondo, la bolla scoppia. E io comincio a precipitare senza sosta. Non arrivo mai da nessuna parte. Precipito e basta. E mentre precipito con grande fatica comincio a creare una nuova bolla, perché quello è l'unico modo che ho per porre fine alla caduta.

giovedì 2 gennaio 2014

vuoto

Ho letteralmente bisogno di vomitare tutto quello che ho dentro. Di svuotarmi dai pensieri, dai problemi dalle sensazioni di inadeguatezza e stordimento.
Sogno di saltare sui prati e dormire sulla cima di una collina. Sogno di rompere un vetro e di raccoglierne i mille pezzi in cui si è frantumato. Con calma e pazienza. Uno per volta. Viaggio nel tempo e guardo la mia vita scorrere fino ad arrivare all'oggi. Non riesco a pormi delle domande. Non riesco a capire cosa sto provando. Una molecola di straniamento sta percorrendo il mio corpo in ogni suo centimetro. Parte dalle dita delle mani e non riesco a fermarla in alcun modo. Per scorrere utilizza vene e nervi. Li sta infettando. Voglio trovare il modo di farla uscire. Ma la molecola imperterrita rotola. Sì perché è rotonda.
Allora decido di ignorarla. Penso all'equilibrio. Immagino di camminare su un filo molto sottile a circa trecento metri di altezza dal suolo. Il filo è come l'arcobaleno. Non riesco a capire cosa ci sia ai suoi estremi. Dov'è legato? E con cosa? Io sono nel mezzo, in qualche modo ci sono finita nel mezzo. Ma non ricordo come. Non lo so. Smetto di chiedermelo e cerco di concentrarmi sui miei piedi e sul filo. Così ricordo di avere un piede rotto. La cosa si fa complicata, ma voglio riuscirci. 
Cado. Nel vuoto.