lunedì 17 febbraio 2014

Come mi sento.

Mi sento fragile. Sono seduta dentro una bolla di sapone sospesa nell'aria, aggrovigliata su me stessa. E'  una bolla di sapone che ho costruito con tanta fatica. L'ho costruita per rifugiarmici. Sì, perché sto vivendo in un mondo che non mi piace. Un mondo che cerco di cambiare a mio modo. Ma delle volte è troppo difficile. Troppo doloroso. Così scappo. Scappo nella bolla. E lì rimango. Immobile.

Quando comincio ad aprirmi nuovamente al mondo, la bolla scoppia. E io comincio a precipitare senza sosta. Non arrivo mai da nessuna parte. Precipito e basta. E mentre precipito con grande fatica comincio a creare una nuova bolla, perché quello è l'unico modo che ho per porre fine alla caduta.